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A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’adeguamento ISTAT alla tariffa di revisione prescritto dal decreto Mims n.317 dell’8 Agosto 2021 ancora nulla di concreto circa il “bonus veicoli sicuri”. L’art 1, comma 706 della Legge di bilancio 30 dicembre 2020, n.178 prevedeva infatti un contributo statale di 4 milioni di euro per ogni singolo anno, 2021, 2022, 2023, finalizzato al rimborso degli automobilisti per una somma pari al rincaro sulle operazioni di revisione ministeriale dei veicoli ai sensi dell’art. 80, comma 8 del Codice della Strada. Come di prassi è emersa l’inefficienza e l’inaffidabilità della Pubblica Amministrazione italiana. L’incremento della tariffa di revisione doveva essere operativo a 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di bilancio, quindi indicativamente entro Gennaio 2021. Con il medesimo provvedimento erano stanziati i fondi del bonus, ma se la nuova tariffa alla fine è entrata in vigore in clamoroso ritardo al 1° Novembre 2021, per il bonus ci sarà ancora da attendere. E’ infatti datato 24 Settembre 2021 il decreto Mims che, di concerto con il Ministero delle Finanze, definisce l’iter pratico per ottenere il rimborso, ma la piattaforma per richiederlo entrerà in esercizio a decorrere dal sessantesimo giorno dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto avvenuta il 22 Ottobre 2021 (Serie Generale n°253). Salvo ritardi, dovremo quindi attendere il 21 Dicembre per avere qualcosa di concreto. Dal sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili si potrà accedere all’area riservata mediante identificazione tramite SPID, carta d’identità elettronica (CIE) oppure carta nazionale dei servizi (CNS). Andrà fornita la targa del veicolo sottoposto a revisione ministeriale, la data dell’operazione, l’IBAN per l’accredito del rimborso e l’intestatario che naturalmente dovrà corrispondere all’intestatario del veicolo per le persone fisiche o con la denominazione sociale in caso di incaricato di società. Chiarito quindi ogni dubbio in ordine alle modalità di erogazione del bonus: non sarà uno sconto in fattura sulla nuova tariffa elargito direttamente al centro di controllo, ma sarà cura dell’automobilista adoperarsi per ottenerlo. Si conclude ricordando l’unica regola vigente per il buono, ovvero la fruibilità limitata ad un singolo rimborso per ogni veicolo di proprietà. Attenzione: i fondi non basteranno per tutti ed il rimborso verrà concesso, fino ad esaurimento risorse, in ordine cronologico di richiesta. Solo i più veloci potranno quindi risparmiare: pronti per il click day? Sarà cura della nostra redazione informarvi tempestivamente non appena la piattaforma verrà messa online.