In occasione di Autopromotec , Federispettori ha partecipato come associazione di categoria intervenendo ad un confronto pubblico sul tema delle revisioni in Italia, portando un analisi attenta ed impietosa sullo stato del mercato, affondando il colpo sull’eventuale paventamento di un aumento tariffario e mostrando come allo stato attuale possa essere controproducente e ipocrita anche solo pensare che i problemi del settore siano riconducibili ad un mero problema di tariffa.
A presentare e argomentare la tesi è intervenuto il nostro Segretario Nazionale Diego Brambilla.
Il documento, intitolato “Analisi economica del sistema revisioni” a cura di FEDERISPETTORI, presenta le criticità derivanti dal sovraffollamento del mercato delle revisioni veicoli e alle sue conseguenze negative.
In particolare, la nostra tesi sostiene che:
- L’applicazione della legge dell’offerta nel settore delle revisioni è distorta. Nonostante l’aumento delle imprese autorizzate (offerta), il numero complessivo di revisioni annuali rimane costante. Questo porta a una riduzione del numero di revisioni per ogni singola impresa già mediamente al di sotto della soglia minima di sostenibilità.
- Cause di questo sovraffollamento includono:
- Un livello professionale degli ex-RT (responsabili tecnici) ritenuto inadeguato.
- Barriere di accesso al mercato limitate.
- Requisiti per l’autorizzazione di officine e locali eludibili o ambigui.
- L’assenza di una supervisione efficace da parte della MCTC (Motorizzazione Civile).
- Le conseguenze di questo scenario sono:
- Una crescente concorrenza sleale.
- Un’alta percentuale di esiti “regolari” delle revisioni (99,92%), che suggerisce una potenziale mancanza di rigore nei controlli, forse dovuta alla pressione competitiva.
Il documento denuncia una situazione di mercato inefficiente e potenzialmente dannosa per la sicurezza veicolare, causata da un eccesso di offerta non bilanciato da una domanda in crescita e da carenze normative e di controllo.

Tutto ciò è volto non solo a mostrare le anomalie di un sistema che non funziona, ma evidenzia quanto un eventuale aumento della tariffa, palesato dai rappresentanti delle associazioni delle officine, miopi, possa essere controproducente per loro stesse nel quadro attuale.
In conclusione, fintanto che non ci sarà un adeguato sistema di controlli efficace e una reale libertà di giudizio garantita all’ispettore slegandolo dal conflitto di interessi ogni potenziale aumento di tariffa si rivelerà potenzialmente dannoso e fatale per le imprese virtuose.
E’ possibile visionare l’intero documento nella sezione AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE – PROTOCOLLI 2025.