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regolamento 698/2020 Archivi - FederIspettori

Per gli operatoriFederispettori

Molto più si una semplice ombra, a dire il vero. E’ al vaglio della Commissione Europea una proposta di integrazione al Regolamento 698/2020 tristemente noto in Italia come “la proroga dei sette mesi”. Nello specifico, la norma disponeva per tutte le revisioni ministeriali degli autoveicoli, esclusi i motoveicoli, con regolare scadenza da Febbraio ad Agosto 2020 un rinvio di sette mesi. Questo provvedimento creò molto scompiglio fra  i centri di controllo in quanto, sovrapponendosi alla già complessa proroga nazionale, generò un quadro normativo confusionario e poco logico. Nonostante il periodo complesso, gli ispettori hanno smaltito egregiamente la mole di lavoro incontrollata e disomogenea auspicando ad un celere ritorno alla normalità. Le ultime proroghe ancora attive infatti sono rimaste:

Gennaio 2020 per le revisioni con regolare scadenza in Giugno 2021 (Regolamento 698/2020 – Art 5. Comma 1)

Febbraio 2020 per le revisioni con regolare scadenza in Luglio 2021 (Regolamento 698/2020 – Art 5. Comma 1)

Febbraio 2020 per le revisioni con regolare scadenza in Ottobre, Novembre e Dicembre 2020 (Legge 1 settembre 2020, n. 120 – Art. 49. Comma 5-septies)

Marzo 2021 per le revisioni con regolare scadenza in Agosto 2020 (Regolamento 698/290209 – Art 5. Comma 1)

Proroghe in procinto di terminare, stando all’attuale quadro legislativo, ma occorre considerare il fantasma della proposta di regolamento 2021/0012 (COD). Al paragrafo 5 della relazione, intitolato “Altri elementi”, si leggono testuali parole:

“La direttiva 2014/45/UE definisce i requisiti minimi armonizzati per i controlli tecnici periodici. Tra questi figurano in particolare la frequenza dei controlli e, di conseguenza, la validità dei certificati di revisione. A causa delle attuali circostanze eccezionali collegate alla persistenza della pandemia di COVID-19, tali attività potrebbero risultare impraticabili. È pertanto necessario che i controlli tecnici che avrebbero dovuto essere effettuati durante il periodo di riferimento compreso tra il 1º settembre 2020 e il 30 aprile 2021 possano essere effettuati successivamente, purché non oltre sette mesi dopo il termine iniziale, e che i certificati in questione rimangano validi per il medesimo periodo.”

Il testo della bozza del Regolamento è invece quanto segue:

Art.5 – Comma 1 [Proroga dei termini previsti dalla direttiva 2014/45/UE ]:

“In deroga all’articolo 5, paragrafo 1, e all’articolo 10, paragrafo 1, della direttiva 2014/45/UE, e all’allegato II, punto 8, di tale direttiva, i termini relativi ai controlli tecnici che altrimenti, in base alle disposizioni ivi contenute, avrebbero dovuto essere effettuati o che dovrebbero essere effettuati nel periodo compreso tra il 1º settembre 2020 e il 30 aprile 2021 si considerano prorogati per un periodo di sette mesi.”

Le disposizione per il momento ha carattere di bozza, ma se diventasse operativa sarebbe inquadrata come regolamento UE che, a differenza della direttiva, è immediatamente applicabile in tutti gli stati membri. Tuttavia, in deroga a questa prassi, il comma 5 dell’art.5 della proposta in oggetto consente a tutti gli Stati di non applicare la proroga, previo comunicazione entro 5 giorni lavorativi dall’entrata in vigore del regolamento.

“Qualora uno Stato membro non abbia dovuto, o non debba presumibilmente, affrontare difficoltà che rendano impraticabili i controlli tecnici o il rilascio della relativa certificazione nel periodo compreso tra il 1º settembre 2020 e il 30 aprile 2021 a seguito delle circostanze straordinarie causate dall’epidemia di COVID-19, o abbia adottato misure nazionali adeguate per attenuare tali difficoltà, tale Stato membro può decidere di non applicare i paragrafi 1 e 2. Lo Stato membro informa la Commissione in merito alla sua decisione prima del [data di entrata in vigore del presente regolamento + 5 giorni lavorativi]. La Commissione ne informa gli altri Stati membri e pubblica un avviso nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.”

Federispettori non ci sta e si attiva per scongiurare l’applicazione sul territorio del nuovo regolamento: – Se nella prima fase dell’emergenza Covid-19 abbiamo ritenuto corrette le misure prese dal Governo per salvaguardare la nostra salute e quella degli automobilisti, oggi la situazione è cambiata. Dopo un anno di convivenza con questa pandemia globale abbiamo imparato a  contrastare il contagio munendoci dei D.P.I. prescritti dal protocollo Covid-19 e contingentando il lavoro a fine di evitare assembramenti. Al netto di tutto ciò tuttavia vorremmo far presente un altro rischio, non di proporzioni inferiori e sempre pericolosamente dimenticato dai legislatori. La revisione ministeriale è indispensabile per la salvaguardia della sicurezza stradale e un’eventuale sospensione  provvisoria – o proroga, come dir si voglia – dei controlli tecnici periodici deve necessariamente essere rapportata agli indici del traffico veicolare. Pertanto, considerando che la circolazione stradale è tornata ai livelli pre-emergenziali, un’ulteriore rinvio dei termini comporterebbe un incremento iperbolico di sinistri dovuti alla cattiva manutenzione dei veicoli. –

 

Per gli operatoriPer gli utentiCovid-19

In data 10 Settembre 2020 è stato approvato integralmente alla Camera il testo del “DL Semplificazione” (o DL 76/2020 – link), quindi il decreto legge è convertito in legge senza rettifiche. Se l’intento del legislatore era quello, banalmente, di semplificare qualsivoglia ambito della quotidianità, nel settore revisioni ha fatto un buco nell’acqua, anzi, un buco nei bilanci delle imprese del comparto. Il riferimento è alla proroga delle scadenze, già disciplinata contemporaneamente dal comma 4 dell’art. 92 della Legge n.27 del 24 Aprile 2020 (link) e dal del regolamento europeo 698/2020 (link). Sembra assurdo, ma è proprio così: lo stesso ambito è normato da prescrizioni differenti, emesse da organi differenti e chiaramente in contrasto l’un l’altra. La disciplina nazionale prorogava per tutte le categorie di veicoli soggetti a revisione le scadenze fino a Luglio 2020 al 31 Ottobre 2020, quella europea invece prevede uno slittamento di 7 mesi per le scadenze da Febbraio ad Agosto, ma solo per gli autoveicoli. È il Ministero dell’Interno, in data 5 Maggio 2020, a fornire tramite circolare prot. 300/A/3977/20/115/28 (link) le indicazioni operative per l’applicazione delle norme entro il confine. Il risultato è un quadro normativo complesso, che si può sintetizzare con la tabella di seguito proposta:

I termini della nuova proroga disciplinata dal “DL semplificazione” invece si possono così riassumere (link approfondimento): :

Chi preferisce la primo prospetto, chi il secondo, ma il problema è un altro: il nuovo calendario non sostituisce il precedente. Il DL Semplificazione contiene in questo caso un emendamento ad una norma già presente, nello specifico al sopra citato comma 4 dell’art. 92 della Legge n.27, il quale non ha la facoltà di abrogare la disciplina europea. È legittimo quindi prevedere un allineamento delle norme, come già avvenuto in occasione dell’attuazione della 698/2020. Se i criteri sono gli stessi – ed il linea teorica lo sono -, il prospetto rappresentato nell’immagine di copertina è la sintesi esatta delle norme, salvo smentita da parte dei ministeri competenti. Anche solo graficamente, è evidente la complessità del nuovo calendario, ma i contenuti sono esilaranti. Gli autoveicoli la cui revisione normalmente scadrebbe in Agosto 2020 si devono presentare all’appuntamento obbligatorio entro il 31 Marzo 2021 (698/2020), ma quelli del mese successivo hanno la scadenza entro la fine dell’anno corrente (DL 76/2020). Da Ottobre in poi, fino a Dicembre, i termini coincidono con il 28 Febbraio 2021, due mesi dopo le scadenze di Settembre 2020, ma in anticipo di un mese rispetto a quelle di Agosto dello stesso anno. Tutto più semplice per i motoveicoli, considerando la non applicabilità delle norme europee, ma le disposizioni nazionali mettono in seria difficoltà i centri di revisione in quanto le scadenze primaverili o estive sono slittate nei mesi inverali. Si prevede, di conseguenza, un rinvio ulteriore per scelta dei motociclisti, in attesa della stagione calda. Un caos senza precedenti, insomma, che danneggerà le imprese del settore, in primis, ma anche gli automobilisti sui quali si abbatterà una pioggia di multe, illecite. Siamo sicuri si tratti di DL “semplificazione”?