Con l’adeguamento del 1/11/2021 che ha portato la tariffa ministeriale della revisione periodica a 78,75€ il governo ha adeguato agli indici ISTAT i costi dei centri di controllo sostenuti in tutti questi anni. In condizioni ottimali ad un prezzo così si ottiene in cambio un servizio puntuale, attento alla sicurezza stradale, efficiente e scrupoloso.
E nella realtà?
Perché per la maggior parte dell’utenza stradale la revisione periodica in Italia è vista solo come una “tassa” senza nessun reale benefici? Perché il parco circolante nel nostro Paese, oltre ad essere tra i più vetusti d’Europa (ma non è necessariamente una colpa) è anche tra i peggiori a livello di manutenzione (anche periodica, non solo straordinaria, questo certamente ben più grave)? Il testo della petizione che FederIspettori ha portato all’attenzione del Parlamento Europeo – lo potete leggere integralmente al link sottostante – vuole proprio portare alla luce questa situazione, citando quelle che a nostro giudizio possono essere le cause e mettendo sul tavolo quelle che potrebbero essere delle soluzioni.
Sistema revisioni italiano
Abbiamo intenzione di “revisionare” il sistema revisioni italiano – e per farlo abbiamo bisogno di TE. TE come utente stradale, TE come cittadino attento alla sicurezza, TE come semplice persona che non si accontenta di una tassa pagata ogni due anni solo perché obbligatoria ma che pretendi un controllo scrupoloso, preciso ed accurato dal momento che la sicurezza stradale – quella di tutti – parte proprio da TE. Non serve essere del settore, non serve avere un’auto: basta che ti stia a cuore il problema e che condividi quello che questa petizione cerca di mettere in chiaro.
La petizione
Per farlo è semplice: COLLEGAMENTI al sito del Parlamento europeo sulle petizioni online dove è presente la nostra, al pulsante qui sotto. Clicca su LOGIN con le tue credenziali (se sei già registrato) o REGISTRATI (servono pochi minuti ed alcuni tuoi dati come nome, cognome, indirizzo, telefono, ecc.. Essi servono solo per accettare come sostenitori delle petizioni persone, non temete alcuna privacy, null’altro vi verrà richiesto). Una volta registrato e fatto il login, clicca nella pagina sopra su SOSTIENI, dando le conferme necessarie.
La petizione, a 4 anni di distanza e diverse discussioni presso il parlamento europeo resta aperta nonostante il tentativo di chiusura a seguito delle argomentazioni addotte dalle autorità Italiane in risposta alla procedura pilota avviata dalla commissione europea.