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Per gli operatori

Eccoci nuovamente a parlare della migrazione verso la piattaforma PagoPA per l’acquisto dei bollettini postali 9001 indispensabili per lo svolgimento delle revisioni ministeriali. Su questo argomento avevamo deciso di mantenere il riserbo in ordine al principio cardine di Revisioniautoblog, ovvero la sacralità delle fonti scritte: no circolare/decreto/legge, no party. Un modus-operandi diametralmente opposto a quello intrapreso da un ormai noto consorzio specializzato nel ramo della autoscuole e degli studi di consulenza automobilistica che in questi mesi ha messo in atto una vera e propria strategia del terrore. Un modo di fare informazione degno dei peggiori – o migliori? – giornalisti che purtroppo trova terreno fertile in un settore completamente abbandonato all’ignoranza, nel senso stretto del termine. Un settore che ignora perchè tenuto allo scuro di tutto, e di conseguenza si abbaglia per qualsiasi barlume di speranza, anche fosse infondato. Ed in un certo senso lo sono tutte le anticipazioni divulgate senza riscontro ufficiale, informazioni di carattere riservato trapelate dalle videocall – improprio definirle tavoli tecnici – fra il Centro elaborazione dati (Ced) e le software house costrette a pagare più di chiunque altro il prezzo della disorganizzazione ministeriale che tutti quanti conosciamo. Disorganizzazione appunto, che va combattuta con l’arma vincente della stabilità, non certo con una manciata di centesimi di inutile cashback. A che serve il rimborso quando ogni centro revisioni è libero di incrementare indirettamente la tariffa aggiungendo oneri extra a proprio discrezione? Ma la domanda da porsi è un’altra, considerando che quando un prodotto è gratuito – o alla peggio, ti garantisce facili ricavi -, il prodotto sei tu. Cosa si nasconde dietro a questa assillante operazione di marketing? Forse un nuovo soggetto che desidera prendersi una fetta di mercato? Ben vengano nuovi attori che accendendo il motore della concorrenza potrebbero far scendere gli onerosi prezzi delle licenze, ma a patto che ciò non faccia vacillare le esigue certezze che garantiscono quantomeno il funzionamento del sistema. Serve stabilità, sta-bi-li-tà. E dopo questo richiamo all’ordine ed alla responsabilità passiamo alla notizia. In data 29/12/2021 è stato pubblicato l’avviso n.33 da parte della settima divisione della Motorizzazione Civile, il Ced, con oggetto “migrazione PagoPA – terzo blocco di pratiche”. Fra queste rientrano anche i bollettini per le operazioni di revisione ministeriali art.80 del C.d.S. che dal 17 Gennaio 2022 si potranno acquistare esclusivamente tramite il nuovo portale impiegato ormai da tempo dalla Pubblica Amministrazione per la gestione di corrispettivi, ammende e tributi. Allarmismo e spolier hanno reso complicato all’inverosimile ciò che di fatto, almeno per l’utente finale, sarà un semplice passaggio da un e-commerce ad un altro, nulla più. Tutto questo grazie all’incessante lavoro delle software house che da mesi, nonostante abbiano utilizzato una forma di comunicazione più discreta, sono impegnate nella realizzazione di prodotti user-friendly. Chiarito inoltre l’altro dubbio in ordine alla fruibilità dei bollettini pagati con il vecchio sistema che saranno utilizzabili fino al 31 Gennaio 2022: non occorrerà quindi centellinarne l’acquisto, ma si presti comunque attenzione alle scorte. 

Per gli operatori

Nota di Marco Spennacchio, Prisma Informatica.

Lo ammettiamo. Nonostante sui social se ne parlasse parecchio non ci siamo minimamente fatti sentire. Ci giustifichiamo nel linguaggio dei bookmakers calcistici, per rimanere in tema (campioni d’Europa!!!): la proroga era quotata 1,01 mentre la migrazione a PagoPA entro i termini annunciati un buon 10. Già il solo pensiero della Pubblica Amministrazione non clamorosamente in ritardo per qualcosa, qualsiasi cosa, farebbe sorridere, ma poi a Luglio? Stiamo scherzando? Luglio è un quasi-Agosto suvvia…E infatti, come da pronostici, arriva la proroga: don’t worry cari centri de controllo, fateve le ferie tranquilli, poi se risentimo a Settembre! Ecco il mood corretto per interpretare l’avviso n.17 del 21/05/2021 Prot. n. RU17092 firmato dal direttore del CED, Centro Elaborazione Dati, Massimiliano Zazza. La circolare, in sintesi, annunciava il passaggio dall’attuale sistema di pagamento crediti gestito da Poste Italiane alla piattaforma digitale PagoPA entro il 13 Luglio. Fino a qui nulla di allarmante, se non il presagio dei consueti disservizi al Portale dell’Automobilista, ma la conclusione del documento è a dir poco grottesca. I cosiddetti “operatori professionali” – i centri di controllo – vengono invitati a centellinare l’acquisto dei bollettini prepagati in quanto, sottinteso, non ne sarà garantita la validità o il rimborso oltre i termini. Panico: chi possedeva una certo quantitativo di bollettini si immaginata volatilizzato qualche migliaio di euro mentre coloro che acquistavano settimana per settimana hanno ridotto ulteriormente la mole dei “carelli prepagati”. Una gran perdita di tempo, senza considerare i malfunzionamenti al Portale dell’Automobilista che hanno reso veramente difficili le appena trascorse settimane lavorative, un periodo notoriamente frenetico già di suo. Ciò che tuttavia reputiamo più assurdo, ma ne siamo ben avvezzi, è la diramazione dell’avviso, come sempre degna dei paesi del terzo mondo. Non solo non esiste una canale ufficiale attraverso il quale il Ministero comunica con i centri di controllo, ma anche le stesse software house alle quali fa capo l’onere di implementare il nuovo sistema sono tenute all’oscuro di tutto.  Senza polemica, ma se la Pubblica Amministrazione non organizza nemmeno tavoli di lavoro con chi deve attuare, in senso pratico, le loro disposizioni, dove mai vorremmo andare? Circolari interne, nemmeno trascritte su carta intestata e divulgate da non-si-sa-chi sui social: sarebbe questo il modernissimo Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili? Siamo rimasti ai tempi del Ministero dei Trasporti, anzi, forse negli anni 70 le cose andavano pure meglio…Ad ogni modo, con l‘avviso n. 21 del 8/07/2021 prot. n. RU22172, lo stesso Massimiliano Zazza informa tutti  – e nessuno –  della proroga entro Marzo 2022 con la garanzia che eventuali crediti prepagati “verranno gestiti per evitare ogni danno o disservizio agli utenti” . A cosa è servito, dunque, pubblicare un avviso con un termine che sicuramente non sarebbe stato rispettato? Campioni d’Europa, certo, ma non per organizzazione.