Confermati i rumors della scorsa settimana. In Gazzetta Ufficiale n. 48 del 26 Febbraio 2022 è stato pubblicato il decreto dirigenziale 16 Febbraio 2022 a firma di Pasquale D’anzi, il direttore generale della Motorizzazione. E’ il primo della serie di provvedimenti attuativi richiamati dal precedente decreto ministeriale 446 a completamento della disciplina per l’esternalizzazione delle revisione dei veicoli pesanti (leggi articolo di approfondimento). Naturalmente si parla anche di esami per l’abilitazione degli ispettori privati, gli ex-responsabili tecnici definiti nel testo “ispettori ope-legis” che hanno conseguito il corso modulo C per estendere le proprie competenze al controllo tecnico dei veicoli pesanti, oppure i neofiti del ruolo, coloro che hanno partecipato al corso modulo A+B. Buone notizie, ma non troppo. Finalmente si vede la luce in fondo al tunnel – questa volta per davvero! -, ma la Motorizzazione in pratica si è presa altri tre mesi. Le sessione di esame obbligatorie saranno due all’anno per singola DGT, una a Maggio, l’altra a Novembre, ma considerati i lauti compensi stabiliti per i commissari non si esclude ne saranno inserite delle altre. La prova consisterà in uno scritto “vero o falso” seguito da un’esame pratico di controllo tecnico su veicolo della categoria per la quale si richiede l’abilitazione. 60 domande in 40 minuti per il modulo A+B con massimale di 4 risposte sbagliate tollerate, 30 in 20 minuti con limite di soli 2 errori per il modulo C. I quiz saranno disponibili sulla pagina web ministeriale IlPortaledell’Automobilista per consentire ai candidati di esercitarsi. In merito alle tariffe, due marche da bollo da 16€ a cui si sommano 123,95€ + 5,16€ per l’abilitazione alla revisione dei veicoli leggeri, 103,29€ + 5,16€ per i pesanti. Quanto a quest’ultima, si presti molta attenzione: l’accesso all’esame è consentito esclusivamente ai candidati che abbiano partecipato al corso di aggiornamento previsto dal DM 214/17, ma l’erogazione dello stesso è regolamentata dal presente decreto secondo lo schema di seguito proposto:

Riusciranno gli enti di formazione ad accreditare ed erogare a breve questo nuovo corso di 30 ore? A questo proposito si annulla nel merito la Circolare emanata prot. n. 5149 dalla 4° divisione della direzione generale della Motorizzazione data 17 Febbraio 2022 nella quale si metteva in guardia per i fantomatici corsi proposti tramite campagna di mailing dai soliti noti enti truffaldini. Non sono chiari purtroppo i soggetti che dovranno obbligatoriamente svolgere il suddetto aggiornamento: la materia è contorta. Stando alle disposizioni contenute all’interno del DM 214/17, l’aggiornamento in linea generale è obbligatorio, presumibilmente dall’entrata in vigore dello stesso avvenuta il 20 Maggio 2018. Le prescrizioni generali tuttavia vengono regolamentate dall’accordo Stato/regioni n.65 c.S.r del 14 Aprile 2019, in particolare la periodicità fissata a tre anni ed il numero minimo di ore pari a 20. Eppure solamente con il presente decreto dirigenziale vengono ufficialmente avviati i corsi: da quando si calcolano, quindi, i tre anni? Dal 20 Maggio 2018? Tutti gli ispettori sarebbero fuori legge. Dal 19 Aprile 2019? Ci sarebbero solo due mesi di tempo. Credetemi, questa volta non ho le risposte, ma arriverà sicuramente una nota ufficiale (nun ve preoccupà, gli enti channo da magnà, ce penzano loro a chiamà Roma). Chiudiamo la pagina formazione con un’altra notizia – o avvertimento – degna di nota: vi ricordate tutti gli escamotage utilizzati per eludere il requisito dei tre anni di esperienza comprovata obbligatori per la partecipazione ai moduli A e B? Autocertificazioni, buste paga false e via dicendo? Complimentoni a tutti coloro che si sono lasciati abbindolare! Il fascicolo dell’ispettore, come preannunciato, verrà verificato personalmente dalla commissione d’esame, un  equipe di pubblici ufficiali ai quali state letteralmente “rubando il lavoro” con l’esternalizzazione del servizio di revisione. Riuscirete a farla franca, furbacchioni? Difficile, ma nel dubbio vi rammento l’art. 76 del D.P.R 445/2000: autocertificare il falso costituisce un reato penale, un reato che commettete voi, non certo l’ente di formazione che vi ha indicato la “strada maestra”.

Se in tema di formazione si può finalmente (FINALMENTE!) gioire per essere arrivati al dunque, per quanto riguarda le revisioni dei veicoli pesanti non si prospetta nulla di buono all’orizzonte. All’articolo 3 del DM vengono stabiliti i compensi per gli ispettori: 350€ + 150€ al netto di IVA a giornata per un massimale di 24 veicoli revisionati. Tralasciando provvisoriamente la questione delle tempistiche unitarie dei controlli tecnici, è evidente quale sia il disegno dell’Amministrazione. 2500€ lordi a settimana (10.000 al mese!!!) per un ispettore privato diplomato quando in Motorizzazione gli equivalenti laureati di base guadagnano 1500€ mensili netti? Non scherziamo. La strategia è quella di ingolosire gli attuali dipendenti dei centri di controllo che si occupano delle revisioni dei veicoli leggeri, ma con quali garanzie? 500€ una-tantum non possono certo incoraggiare un lavoratore a tempo indeterminato – seppur sottopagato – a fare il salto nel vuoto e l’ipotesi del doppio ruolo (revisione leggeri come dipendente/pesanti come autonomo) è inconciliabile con la maggior parte dei contratti. Si presti attenzione anche ai funzionari della MCTC disposti a mettersi in aspettativa per verificare la convenienza nell’espletare il medesimo ruolo come liberi professionisti usufruendo delle tariffe destinate ai privati, ma soprattutto attenzione agli IA (funzionari in quiescenza), i quali non avendo impegni lavorativi possono calendarizzare la disponibilità praticamente ogni giorno. Che pasticcio, direttore generale. Anzichè dare alla luce una nuova categoria di professionisti da affiancare ai dipendenti della Motorizzazione ha messo tutti in concorrenza favorendo solamente chi ormai vive di rendita (alla faccia dei giovani!). Spero solo di sbagliarmi, ma in questo frangente di luce in fondo al tunnel non se ne vede proprio: stiamo sprofondando nell’oscurità più totale.

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  • Maurizio ha detto:

    Vorrei saperne di più.
    Per potermi muovere a riguardo.. grazie

  • Pier ha detto:

    Quindi noi “ex responsabili tecnici “ attuali ispettori, per continuare a revisionare auto e moto , dovremmo fare un aggiornamento con esame finale presso la
    Mctc? Ho capito bene ? Oppure l’esame finale sarà solo per chi vorrà revisionare i veicoli pesanti?

    • Diego Brambilla ha detto:

      Buongiorno. Esatto, l’aggiornamento è obbligatorio per tutti come previsto dalla direttiva 2014/45ue, ma non è chiaro, nel nostro apparato normativo, da quando si calcolano i 3 anni di validità considerato che la disposizione è entrata ufficialmente in vigore al 20 Maggio 2018.

    • Riccardo Rossi ha detto:

      Buongiorno Diego, ma quindi che si fà, si aspetta che escano notizie più chiare e delucidanti, o bisogna iscriversi ugualmente al corso?

      • Diego Brambilla ha detto:

        Buonasera, si riferisce al corso di aggiornamento o al “modulo C”?
        Per come la vedo io, in questo periodo è utile sfruttare la FAD, quindi se si anticipasse un onere che tanto prima o poi sarà obbligatorio per tutti, tanto meglio no?

      • Franco L ha detto:

        buonasera ci sono notizie sulle sedute di esame?
        Hanno iniziato ad abilitare in qualche regione?
        Hanno autorizzato sedi esterne?
        Ho fatto una rapida serie di domande probabilmente neanche voi avete notizie ma ci terrei ad asserte aggiornato.
        Saluti
        Franco

  • pier ha detto:

    Per altro leggendo la normativa, non parla di esami per gli attuali ispettori, ma solo per chi comincia da zero, oppure fa il modulo per la revisione dei mezzi pesanti

    • Riccardo ha detto:

      Buongiorno, ho visto che ad oggi non sono ancora stati pubblicati i quiz sul portale dell’automobilista; dice che sarà probabile che si riuscirà ad organizzare una sessione per l’abilitazione entro maggio?

      • Diego Brambilla ha detto:

        Buongiorno,
        si tenga inoltre presente del corso di aggiornamento obbligatorio.
        A mio avviso si arriverà al pelo, ma si riuscirà comunque a farlo: la Motorizzazione Civile ha urgente necessità di ispettori.
        Cordiali Saluti

  • Andrea ha detto:

    Buongiorno,è arrivata mail da centro revisioni Auto(CRA) per l’iscrizione ai corsi di aggiornamento per l’ispettore delle revisioni 2022, tramite Formek. Mi sono poi informato tramite un altro centro di corsi di formazione e mi è stato consigliato di aspettare perchè la normativa non risulta comunque chiara. Voi cosa consigliate di fare?

    • Diego Brambilla ha detto:

      Buongiorno,
      nello specifico cosa ci sarebbe di “poco chiaro”? Se riesce ad essere più specifico sarei lieto di darle una mano.
      Saluti

      • Andrea ha detto:

        Le giro direttamente la risposta che mi è stata data dal centro formazione:

        IRVM – Ispettore di centri privati per la revisione dei veicoli a motore

        · a seguito di ulteriori approfondimenti approdati al tavolo della responsabile Confartigianato nazionale di settore,
        · non procederemo con l’offerta formativa relativa agli aggiornamenti,
        · in attesa di ulteriori decreti attuativi che diradino la nebbia
        · (anche alla luce di quanto in Circolare del 17/02/2022, disponibile in NORMATIVA).
        · Purtroppo la partita è particolarmente intricata e viscida,
        · da quanto ricostruito anche lo stesso Ministero è quantomeno incoerente,
        · e come FORMart non possiamo rischiare.

        • Diego Brambilla ha detto:

          La ringrazio per la chiarezza, ma mi permetta di dissentire con quanto sostiene l’ente. A scanso di equivoci ero affianco al rappresentante nazionale di Confartigianato quando venivano poste le varie domande all’Amministrazione e non è stato detto nulla di allarmante relativamente ai corsi di aggiornamento. Unica nota l’obbligatorietà “a scaglioni”, probabilmente sulla base del conseguimento dell’abilitazione da “responsabile tecnico”. Ergo, sarà obbligatorio comunque per tutti nel breve periodo: quale sarebbe il problema? Non esiste.

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