LA PAROLA AI SOCI

Siamo ispettori tecnici, uomini e donne che ogni giorno svolgono un ruolo di importanza vitale per la sicurezza stradale. Sebbene da un occhio esterno possa sembrare un lavoro senza grossi problemi la realtà è – purtroppo – ben diversa. Quotidianamente siamo costretti a decisioni cruciali sui veicoli sottoposti a revisione che creano molto spesso malumori nei titolari dei centri di controllo (che vedono in malo modo un esito negativo della revisione se non addirittura un mancato guadagno dal non effettuarla del tutto) o nei proprietari dei veicoli sotto esame (che forti della offerta di centri di revisione compiacenti denigrano il lavoro dell’ispettore onesto cercando la scappatoia per un esito regolare o al limite una uscita indolore per poterlo poi revisionare presso un centro di controllo meno “pignolo”).

Questa sezione raccoglierà le testimonianze dirette di tanti di noi, in forma anonima ma tutte – garantiamo – assolutamente veritiere per uno spaccato della realtà del settore.

FederIspettori è nata per fare in modo che situazioni come quelle che leggerete non possano più capitare.

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Un piccolo passo per l’uomo…un grande passo per il settore delle revisioni!

La prima forma di terzietà del ruolo dell’ispettore, o per meglio dire, di separazione della figura dell’ispettore dal centro di revisione privato, è finalmente realtà, almeno nei mezzi pesanti. Ieri, 3 febbraio 2023, si è tenuta la prima seduta di revisione di mezzi pesanti con un Ispettore Abilitato privato, un Modulo C come viene chiamato nell’ambiente: "Ora non si torna…

Ispettore tecnico con 6/7 anni di esperienza, rimasto senza lavoro accetto un incarico presso un centro revisioni con contratto part-time da operaio e con le rimanenti ore retribuite fuori busta… quando non sto bene il titolare comunque revisiona a mio nome, quindi cerco di mancare il meno possibile contando che per lui tutto è regolare, dai freni difettosi alle parti danneggiate, nessun problema. In più ho un’apparecchiatura obbligatoria per svolgere il mio lavoro da riparare da un paio d’anni senza peraltro problemi di vidimatura del libretto metrologico durante la visita annuale. Purtroppo il vivere in una grande città con molti centri dalle revisioni “facili” non aiuta ed il bisogno di un lavoro per vivere mi costringe, in mancanza di alternativa, a questa triste realtà.

Daniele

Appena presa l’abilitazione a ispettore tecnico ho iniziato a lavorare presso una officina/gommista con annesso centro revisioni che aveva aperto da poco. Lo stipendio era appena accettabile e purtroppo mi sono presto reso conto che la lotta era giornaliera per far riparare i veicoli che non superavano la revisione… dopo un anno circa noto che la paga non era più puntuale al 15 del mese ma iniziava a ritardare a mano a mano che insistevo con gli esiti ripetere. Un giorno il titolare si espose, dicendomi “mi stai facendo perdere tutti i clienti, le auto difettose devono uscire con esito regolare!” Ho dato le dimissioni, sto ancora oggi aspettando le ultime 3 mensilità mai ricevute e la liquidazione.

Marco

Il titolare dell’officina dove ho lavorato per alcuni anni (pochi, per fortuna) ha cercato di ottenere in passato il diploma di responsabile tecnico pur senza averne i requisiti (in pratica: gli mancava il titolo di studio). Nessun problema! Una telefonata e per magia in tre mesi a pagamento ottenne un diploma di durata quinquennale con cui poteva accedere ai corsi da ispettore. Per sua sfortuna nel frattempo detti corsi sono stati sospesi per effetto del D.d. 211 che recepiva in parte la direttiva 2014/45UE. Io pensai che questo lo potesse in qualche modo far demordere – mi accorsi presto che non era il tipo. Appena tornarono i corsi da 296 ore (modulo A e B) riuscì tramite alcune conoscenze a trovare un corso di formazione che per €3500+IVA ti garantiva l’attestato con tanto di mail pre-esame con tutte le risposte ai quiz scritti e le domande orali. Mi sono licenziato prima di assistere a tutto questo.

Riccardo

Dopo un periodo di malattia personale in cui, essendo l’unico ispettore tecnico del centro di controllo, il mio titolare è stato costretto ad interrompere il normale flusso di revisioni, tornando al lavoro mi sono trovato un “collega” affiancato in linea. Tutto bene, ci mancherebbe: contratto a tempo indeterminato, già abilitato da ispettore presso la sua regione, essendo in attesa della trascrizione nelle liste provinciali della mia zona rimaneva quello che si definisce “addetto alla linea” senza potere di firma. In pratica io dovevo presenziare le sue operazioni e rimanevo l’unico ispettore tecnico abilitato. Peccato che spesso operasse anche senza la mia presenza (con il beneplacito del titolare e con buona pace di chi crede ancora agli addetti di linea affiancati) e che lavorandoci insieme mi accorsi di come non distinguesse una vettura M1 da un furgone N1. Motorizzazione? Assente. Vi sembra una situazione accettabile?

Giacomo

Nel mio lavoro da ispettore oltre alle normali revisioni è possibile effettuare anche prerevisioni (controlli completi senza esito) e perciò capita anche che indichi preventivamente al cliente le carenze che comprometterebbero il buon esito della revisione ministeriale. Al titolare però non va bene, come non va bene la riparazione del veicolo in officina (nonostante lo faccia guadagnare) o l’esito ripetere, che gli farebbe incassare due volte la tariffa. I clienti vanno accontentati, fine della storia. Ancora una volta, secondo lui “accontentare i clienti”, nell’ambito della revisione ministeriale, significa operare illegalmente certificando sotto la mia responsabilità – non quella del titolare – come “regolare” un veicolo potenzialmente pericoloso. E guai a metterci più di 10 minuti… “sei troppo lento, sei troppo preciso”. Sono veramente deluso.

Carlo

Sono ispettore tecnico ormai da qualche lustro, oltre alla mia mansione e quindi alle revisioni ministeriali gestisco clienti e fornitori anche per gli altri comparti dell’attività, mi occupo di accettazione, vendita, amministrazione, fatturazione, gestisco il sito web e i rapporti diretti con l’amministrazione. Insomma, tutti quegli incarichi extra che mi consentono di arrivare a guadagnare ben € 1.250,00 per 50 ore settimanali, nel nord Italia. Ovviamente o accetto tutto quanto o il titolare mi sposterebbe a mansioni minori con stipendio ed orario ridotto. A quando un contratto di lavoro nazionale che ci identifichi e ne descriva chiaramente mansioni e retribuzione?

Roberto

Sono passati 4 anni da quando ho conseguito il corso per ispettore alle revisioni ministeriali, al momento sono unico dipendente in un centro privato. Ho la fortuna di svolgere il mio lavoro senza pressioni da parte del titolare e nel rispetto delle normative, il problema è la concorrenza della mia zona: pneumatici lisci, parabrezza crepati, fanali rotti... tutte le mie prerevisioni vengono revisionate il giorno stesso senza problemi. Nel mentre io vengo considerato uno "schiacciatasti" zelante... Mi sono associato a FederIspettori in quanto credo fortemente nei loro ideali e nel loro lavoro, un giorno potremo tutti operare secondo coscienza e rispettando sicurezza stradale e codice della strada.

Sergio

A 19 anni, con diploma di perito elettronico industriale e con una forte passione per il mondo dei motori in genere, da privatista ho fatto un corso per responsabile tecnico revisioni della durata di 30 ore al costo di €800....tutto pagato di mia tasca. In cerca di lavoro dopo appena due settimane ho trovato un officina con centro revisioni disposta a prendermi senza neanche provarmi... In pochi giorni ho capito il circolo vizioso di questo mondo senza scrupoli: revisioni fatte su pressioni di titolari pronti a intascare più euro possibile senza avere alcuna cura del cliente. Cambio centro in cerca di più serietà... nuova occupazione, quasi 8 anni ma la situazione non cambia... arrivo al terzo centro, non voglio credere siano tutti così. Risultato? La situazione è sempre la stessa: il fatturato sopra qualsiasi altra cosa, sicurezza compresa. Sono stanco e senza motivazioni... il mio lavoro non è rispettato ed io non mi sento rispettato come persona. A voi qualsiasi conclusione.

Edoardo

Lavoro come dipendente di un'officina con centro revisioni, veicolo in linea con assetto ribassato, pneumatici a filo con i passaruota, apro il vano motore e trovo fissati filtro aria e manicotto aspirazione con fascette di plastica. Informo il cliente che il veicolo non può passare la revisione così e nel farlo il titolare mi dice "dai, quasi quasi lo facciamo tornare domani con pneumatici a spalla più alta anche se non conformi e gliela facciamo". Io ho rifiutato categoricamente ma quanti al mio posto avrebbero avuto la forza di farlo?

Davide