Appena presa l’abilitazione a ispettore tecnico ho iniziato a lavorare presso una officina/gommista con annesso centro revisioni che aveva aperto da poco. Lo stipendio era appena accettabile e purtroppo mi sono presto reso conto che la lotta era giornaliera per far riparare i veicoli che non superavano la revisione… dopo un anno circa noto che la paga non era più puntuale al 15 del mese ma iniziava a ritardare a mano a mano che insistevo con gli esiti ripetere. Un giorno il titolare si espose, dicendomi “mi stai facendo perdere tutti i clienti, le auto difettose devono uscire con esito regolare!” Ho dato le dimissioni, sto ancora oggi aspettando le ultime 3 mensilità mai ricevute e la liquidazione.
MarcoIl titolare dell’officina dove ho lavorato per alcuni anni (pochi, per fortuna) ha cercato di ottenere in passato il diploma di responsabile tecnico pur senza averne i requisiti (in pratica: gli mancava il titolo di studio). Nessun problema! Una telefonata e per magia in tre mesi a pagamento ottenne un diploma di durata quinquennale con cui poteva accedere ai corsi da ispettore. Per sua sfortuna nel frattempo detti corsi sono stati sospesi per effetto del D.d. 211 che recepiva in parte la direttiva 2014/45UE. Io pensai che questo lo potesse in qualche modo far demordere – mi accorsi presto che non era il tipo. Appena tornarono i corsi da 296 ore (modulo A e B) riuscì tramite alcune conoscenze a trovare un corso di formazione che per €3500+IVA ti garantiva l’attestato con tanto di mail pre-esame con tutte le risposte ai quiz scritti e le domande orali. Mi sono licenziato prima di assistere a tutto questo.
RiccardoDopo un periodo di malattia personale in cui, essendo l’unico ispettore tecnico del centro di controllo, il mio titolare è stato costretto ad interrompere il normale flusso di revisioni, tornando al lavoro mi sono trovato un “collega” affiancato in linea. Tutto bene, ci mancherebbe: contratto a tempo indeterminato, già abilitato da ispettore presso la sua regione, essendo in attesa della trascrizione nelle liste provinciali della mia zona rimaneva quello che si definisce “addetto alla linea” senza potere di firma. In pratica io dovevo presenziare le sue operazioni e rimanevo l’unico ispettore tecnico abilitato. Peccato che spesso operasse anche senza la mia presenza (con il beneplacito del titolare e con buona pace di chi crede ancora agli addetti di linea affiancati) e che lavorandoci insieme mi accorsi di come non distinguesse una vettura M1 da un furgone N1. Motorizzazione? Assente. Vi sembra una situazione accettabile?
GiacomoNel mio lavoro da ispettore oltre alle normali revisioni è possibile effettuare anche prerevisioni (controlli completi senza esito) e perciò capita anche che indichi preventivamente al cliente le carenze che comprometterebbero il buon esito della revisione ministeriale. Al titolare però non va bene, come non va bene la riparazione del veicolo in officina (nonostante lo faccia guadagnare) o l’esito ripetere, che gli farebbe incassare due volte la tariffa. I clienti vanno accontentati, fine della storia. Ancora una volta, secondo lui “accontentare i clienti”, nell’ambito della revisione ministeriale, significa operare illegalmente certificando sotto la mia responsabilità – non quella del titolare – come “regolare” un veicolo potenzialmente pericoloso. E guai a metterci più di 10 minuti… “sei troppo lento, sei troppo preciso”. Sono veramente deluso.
CarloSono ispettore tecnico ormai da qualche lustro, oltre alla mia mansione e quindi alle revisioni ministeriali gestisco clienti e fornitori anche per gli altri comparti dell’attività, mi occupo di accettazione, vendita, amministrazione, fatturazione, gestisco il sito web e i rapporti diretti con l’amministrazione. Insomma, tutti quegli incarichi extra che mi consentono di arrivare a guadagnare ben € 1.250,00 per 50 ore settimanali, nel nord Italia. Ovviamente o accetto tutto quanto o il titolare mi sposterebbe a mansioni minori con stipendio ed orario ridotto. A quando un contratto di lavoro nazionale che ci identifichi e ne descriva chiaramente mansioni e retribuzione?
RobertoSono passati 4 anni da quando ho conseguito il corso per ispettore alle revisioni ministeriali, al momento sono unico dipendente in un centro privato. Ho la fortuna di svolgere il mio lavoro senza pressioni da parte del titolare e nel rispetto delle normative, il problema è la concorrenza della mia zona: pneumatici lisci, parabrezza crepati, fanali rotti... tutte le mie prerevisioni vengono revisionate il giorno stesso senza problemi. Nel mentre io vengo considerato uno "schiacciatasti" zelante... Mi sono associato a FederIspettori in quanto credo fortemente nei loro ideali e nel loro lavoro, un giorno potremo tutti operare secondo coscienza e rispettando sicurezza stradale e codice della strada.
SergioA 19 anni, con diploma di perito elettronico industriale e con una forte passione per il mondo dei motori in genere, da privatista ho fatto un corso per responsabile tecnico revisioni della durata di 30 ore al costo di €800....tutto pagato di mia tasca. In cerca di lavoro dopo appena due settimane ho trovato un officina con centro revisioni disposta a prendermi senza neanche provarmi... In pochi giorni ho capito il circolo vizioso di questo mondo senza scrupoli: revisioni fatte su pressioni di titolari pronti a intascare più euro possibile senza avere alcuna cura del cliente. Cambio centro in cerca di più serietà... nuova occupazione, quasi 8 anni ma la situazione non cambia... arrivo al terzo centro, non voglio credere siano tutti così. Risultato? La situazione è sempre la stessa: il fatturato sopra qualsiasi altra cosa, sicurezza compresa. Sono stanco e senza motivazioni... il mio lavoro non è rispettato ed io non mi sento rispettato come persona. A voi qualsiasi conclusione.
EdoardoLavoro come dipendente di un'officina con centro revisioni, veicolo in linea con assetto ribassato, pneumatici a filo con i passaruota, apro il vano motore e trovo fissati filtro aria e manicotto aspirazione con fascette di plastica. Informo il cliente che il veicolo non può passare la revisione così e nel farlo il titolare mi dice "dai, quasi quasi lo facciamo tornare domani con pneumatici a spalla più alta anche se non conformi e gliela facciamo". Io ho rifiutato categoricamente ma quanti al mio posto avrebbero avuto la forza di farlo?
DavideHo cominciato 15 anni fa, appena ventenne, neodiplomato in elettronica industriale, unica conoscenza nel merito delle auto quella conseguita a livello personale per amore delle 4 ruote nulla di più, 30 ore di corso inutile e via. Ogni giorno qualsiasi persona che entra in officina si chiede come facciano a passare certi mezzi, fin che non devi respingere il suo… allora partono urla, minacce… sono arrivati anche alle mani una volta. Sono molto stanco ma cerco di tenere duro e portare avanti una battaglia difficilissima… soprattutto in un mondo in cui ufficialmente son tutti ligi alle regole salvo poi nella realtà fare le peggio cose.
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