In risposta alla testimonianza di Gianni [link]
Ciao Revisioniautoblog, ti riscrivo questa mail per precisare meglio il contenuti della precedente:
Durante uno dei tanti meeting a cui ho partecipato sono riuscito a parlare con il presidente di una nota associazione di categoria al quale ho detto tutto ciò che sapevo riguardo al fenomeno dei diplomi di maturità falsi dei responsabili tecnici. Ho spiegato che ci sono alcuni individui legati al mondo dei rivenditori di attrezzatura per la revisione ministeriale che al prezzo di 3/4 mila euro ti fanno diventare geometra o perito. La prassi è la seguente: ti iscrivono ad una scuola del sud, ma come unico impegno viene richiesta la presenza fisica alle prove di maturità, senza alcuna frequenza alle lezioni ordinarie. Al resto pensano tutto loro con la compiacenza dei docenti che certificano il superamento dell’esame di Stato. Anche a me avrebbe fatto comodo una scappatoia del genere: me l’hanno proposta, ma ho preferito la strada dell’onestà.
Dopo il fallimento della prima segnalazione, ho mandato una mail anche ad un’altra referente della stessa associazione che stupita mi ha risposto di voler estirpare il marcio dal settore. Poi però, nulla di fatto. Ho cercato di inoltrare la denuncia anche all’indirizzo mail di un’altra nota associazione di categoria, ma non ho ricevuto alcuna risposta. Tuttavia, ciò che mi fa più arrabbiare è che a quanto pare questa realtà sia di dominio pubblico, ma tutti tacciono per evitare di sollevare un eccessivo polverone. Addirittura mi è stato riferito che molti titolari di centri di revisioni abbiano comperato il diploma per frequentare all’ultimo i corsi di formazione da “responsabile tecnico”, notoriamente più semplici e meno onerosi degli attuali da “ispettore”. In questo modo, qual’ora il dipendente ispettore si fosse licenziato, le attività sarebbero rimaste comunque operative.
Nel 2019 ho ricevuto la visita ispettiva da parte della Polizia di Stato e ne ho approfittato per metterli a conoscenza di questa situazione, con tanto di riferimenti precisi alle attività colluse. Risposte e fatti, ancora una volta, zero.
Mi fa davvero ridere quando le associazioni di categoria inveiscono contro gli abusivi, come se gli unici “abusivi” fossero i meccanici in pensione che fanno i tagliandi nel garage di casa. Sono più che certo che questa situazione non viene mai sollevata dalle associazioni per paura di ledere gli interessi di qualche socio, e mi fa ancora più ridere quando l’essere tesserato viene spacciato come un marchio di qualità, una garanzia di onestà. Ma per favore…
Io sono titolare di due centri di controllo puri con ispettori dipendenti assunti con contratto regolare, liberi di lavorare senza pressioni poichè il più delle volte non sono nemmeno presente in sede. A pochi chilometri dalle attività invece lavorano con responsabili tecnici abusivi con diploma “comperato”.
A quanto pare, va bene così.
Vorrei se possibile rimanere anonimo e spero di non aver rotto le scatole con questa testimonianza.
Buona serata
NOTA REVISIONIAUTOBLOG – Per accedere ai corsi di formazione da “responsabile tecnico” prima, “ispettore” ora, è richiesto come requisito fondamentale un titolo di studio specifico chiaramente determinato dalla normativa vigente [per i dettagli consultare l’accordo Stato-Regioni n.65/C.s.r. del 17/4/2019 cliccando qui]. Lo scandalo, purtroppo, non è tanto la possibilità di acquistarlo illegalmente senza frequentare il normale corso di studi e superare l’esame di Stato, ma il fatto che tale scorciatoia venga proposta da coloro che rivendono attrezzature/si occupano di formazione nel settore revisioni. Se pur di vendere una linea revisioni in più, oppure di formare un ispettore in più, si ricorre a tanto, è evidente che alcuni soggetti facenti parte del settore appartengono ad un sistema malavitoso che va ben oltre i confini delle revisione veicoli. Con quale faccia tosta un ispettore che ha acquistato illegalmente il diploma di maturità, nonchè l’abilitazione professionale, intimerà gli automobilisti al rispetto del Codice della Strada? Che ingenuo, una situazione simile non si verificherà mai: 66,88€, grazie, arrivederci, e ci si vede fra due anni…


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