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Giugno 2018

Chilometri revisionePer gli utenti

Aprile 2017: Disponibile sul Portale dell’Automobilista il servizio “Verifica revisioni” che permette di consultare lo storico dei chilometraggi rilevati durante i collaudi.

Maggio 2017: Sparisce lo storico dei chilometraggi, rimane consultabile solo il dato rilevato all’ultima revisione (da qui il nome del nuovo servizio “Verifica ultima revisione”). (approfondimento)

Aprile 2018: Torna disponibile a sorpresa il servizio “Verifica revisioni”(approfondimento)

Giugno 2018: Il servizio “Verifica revisioni” viene nuovamente sostituito da “Verifica ultima revisione”.

I risultati della consultazione del Portale dell’Automobilista con il servizio “Verifica revisioni” (pre 22/6/2018) e “Verifica ultima revisione” (post 22/6/2018). Si noti come con il nuovo servizio viene totalmente occultata la manomissione dell’odometro (da 270000 Km a 113998 Km) convalidata il 20/07/2017 con una revisione anticipata.

Inutile descrivere lo sconforto di tutti coloro che speravano di vedere debellato una volta per tutte il triste fenomeno della vendita di auto con chilometri scalati. L’ipotesi del bug temporaneo che sembrava prendere piede la mattina del 22 Giugno è stata tristemente smentita dal cambio di nome del servizio da “Verifica revisioni” a “Verifica ultima revisione” (link). I limiti di quest’ultimo sono noti, tanto che in più occasioni è stato definito come uno strumento a favore dei truffatori vista la semplicità con cui si poteva e si può tuttora rettificare il dato pubblico. Dalle testimonianze di numerosi operatori del settore emerge che nel periodo Maggio 2017-Aprile 2018 era in voga tra i commercianti disonesti la pratica della “revisione anticipata” (immagine di destra) che consisteva nel far eseguire una revisione ministeriale al di fuori della regolare scadenza dopo la manomissione dell’odometro. Così facendo, la percorrenza reale presente sul Portale dell’Automobilista veniva sovrascritta dall’ultima rilevazione cancellando ogni prova della truffa. Se nel bimestre Aprile-Maggio 2017 sembrava reggere la teoria della scarsa attendibilità dei dati, nel trimestre Aprile-Giugno 2018 la traccia della revisione anticipata lasciava ben poco spazio alla fatasia: il commerciante disonesto era con le spalle al muro ed il veicolo manomesso rimaneva invenduto. –Troppo bello per essere vero…-: siamo in Italia e non c’è spazio per gli onesti. L’aspetto più grave di questa situazione è il silenzio assordante delle autorità che con tale provvedimento dimostrano chiaramente di tutelare gli interessi dei delinquenti a scapito del consumatore che viene privato dell’unico strumento utile per evitare le truffe. Parlare di lobby dei commercianti è riduttivo in questa circostanza poichè la manomissione dei chilometri si può definire il motore di tutto il settore dell’auto. Le case automobilistiche sopravvalutano i veicoli ritirati in permuta* vendendo il nuovo ad un prezzo inferiore, i commercianti lavorano ed i privati hanno l’illusione di fare l’affare sull’usato: perchè rompere questo equilibrio che va avanti da decenni? Dov’è il cambiamento promesso in campagna elettorale dall’attuale governo?

*Le case automobiliste ritirano i veicoli con la quotazione che avranno dopo la manomissione dell’odometro, altrimenti non si spiegherebbero certe supervalutazioni.

Per gli operatoriPer gli utentiChilometri revisione

La pubblicazione sul Portale dell’Automobilista (clicca qui per il link diretto) del chilometraggio rilevato durante la revisione ministeriale ha generato malumori tra i fruitori del servizio: perchè tante incongruenze? Prima di procedere è bene leggere i seguenti articoli che illustrano nel dettaglio i trascorsi:

  1. Revisione auto: sparisce lo storico dei chilometri, una beffa (24/05/2017)
  2. Chilometraggio ultima revisione: dato attendibile? (28/8/2017)
  3. Il “revisiore” non certifica il chilometraggio (8/11/2017)
  4. Ritorna lo storico dei chilometri: guai per molti commercianti di auto (26/04/2018)

Ricapitolando in breve:

  • La certificazione assoluta del chilometraggio è impossibile ma, con una serie di documenti (tra cui il riscontro dal Portale dell’Automobilista), si può avvalorare o meno l’ipotesi di veridicità del dato.
  • Il dato viene trascritto manualmente dall’ispettore (operatore che esegue la revisione) dopo la lettura visiva dell’odometro.
  • Il dato è soggetto ad errore umano, pertanto non ha valenza legale.
  • La raccolta dati è stata avviata ufficialmente nel corso del 2015. Prima di tale data viene riportato il valore di percorrenza “0”.
  • La circolare Prot. Ru. 10160 del 9/05/2017 (clicca qui per visualizzarla) rammenda ai centri di revisione l’importanza della raccolta dei dati.
  • Si può parlare con buona probabilità di chilometri scalati solo nei casi di revisione anticipata* (e incongruenza del dato naturalmente).

(*)Prima del 23/04/2018 sul Portale dell’Automobilista erano disponibili solo i dati dell’ultima revisione effettuata. I commercianti di auto truffaldini, per cancellare ogni traccia della manomissione dell’odometro, facevano eseguire una revisione anticipata (con il “nuovo chilometraggio”) per sovrascrivere sul Portale dell’Automobilista i dati precedentemente pubblicati.

Come si può pretendere la corrispondenza dei dati nel paese in cui più del 50% delle auto usate in vendita ha i chilometri scalati? (fonte A.Bellucci-Non prendermi per il chilometro) Tuttavia, come di consueto, piuttosto che prendere atto di una gravissima situazione diffusa su tutto il territorio, si preferisce soffermarsi sulle piccolezze additando la categoria più debole. -Qualcosa non torna?Tranquilli, è colpa gli operatori che inseriscono i chilometri a caso!-  Come facilmente prevedibile, i promotori di tale fake news sono i commercianti di auto a cui molto probabilmente non piacerà questa statistica** (immagine di sotto):

(**) Sondaggio rivolto agli ispettori iscritti al gruppo Facebook di assistenza “Centro Revisioni Auto e Moto – Responsabili Tecnici di tutta Italia”.

Come si evince dall’immagine, il 98,7% degli operatori dichiara di partecipare professionalmente alla rilevazione dei chilometraggi, aggiungendo che il valore “0” viene utilizzato solo per i veicoli sprovvisti di odometro. Applicando i dati dell’indagine su scala nazionale, si può affermare che sono un centinaio di centri di revisione inserisce arbitrariamente la percorrenza (su 8807 al 30/4/2018- fonte Osservatorio Revisione Veicoli), un dato grave, ma allo stesso tempo statisticamente trascurabile.

Tralasciando operatori poco professionali e palesi manomissioni dell’odometro, i casi di discrepanza con il Portale dell’Automobilista sono ancora molti, troppi. L’opinione pubblica si scatena: –è così difficile trascrivere correttamente un numero?- L’immagina sottostante riporta tre possibili cause di equivoco, senza considerare che le strumentazioni di bordo diventano sempre più futuristiche e meno intuitive anno dopo anno (trip A – trip B – Km service ecc…).

  1. Impercettibile guasto al display.
  2. Odometro a 5 cifre: ogni 100.000Km di percorrenza si azzera (si trascrive ciò che si legge, senza interpretazioni).
  3. Sistema metrico errato.

Nel tentativo di salvaguardare gli automobilisti vittime degli errori di trascrizione, l’Associazione ICC (associazione degli ispettori addetti alla revisione) contatta tramite mail il CED (centro elaborazione dati del Ministero dei Trasporti):

La risposta ufficiale non è mai sopraggiunta, ma nei giorni successivi è stato emesso dal Ministero dei Trasporti il Decreto Dirigenziale 211 (clicca qui per il link diretto) che introduce la nuova etichetta (immagine di sinistra) da apporre alla carta di circolazione riportante la percorrenza. Nel caso di contestazione immediata del chilometraggio (termine massimo ore 19:00 del giorno di esecuzione del controllo), il centro di revisione potrà richiedere con prassi ancora da definire la sovrascrittura del dato pubblico con ristampa dell’etichetta. Diversamente, sebbene rimarrà traccia indelebile dell’errore sul Portale, l’automobilista potrà tutelarsi con la dichiarazione prodotta dell’ispettore del centro di revisione, un documento legalmente molto rilevante da non sottovalutare.