Nei primi giorni di aprile 2017 era diffuso un grande sentimento di rivincita da parte di tutte le persone oneste per la novità presentata sul Portale dell’Automobilista “verifica ultima revisione” – . Il 2015 è stato un anno di grande cambiamento per i Centri di Revisione in Italia per l’introduzione del protocollo MCTC Net2 che, tra le tante novità, imponeva l’obbligo di registrare i chilometri al momento della revisione. Ecco spiegato il motivo per cui tanti veicoli riportano come chilometraggio 0: se il veicolo è stato revisionato nel 2015 con protocollo MCTC Net1, il dato non è stato riportato, nulla di anomalo. Ma vediamo un esempio pratico delle conseguenze che ha portato sulla possibilità di smascherare una possibile truffa di un’auto con i chilometri scalati, che verrebbe meno se il Ministero che abbiamo interpellato dovesse confermare il tutto. Per continuare a leggere l’articolo pubblicato nel blog di Sicurauto.it clicca qui.
L’e-commerce, con il passare degli anni, sta rubando sempre più terreno al commercio tradizionale e indubbiamente nei prossimi anni sarà il principale mezzo per fare acquisti di ogni tipo. Parlando di automotive, il mercato delle gomme ha subito un enorme cambiamento da quando gli automobilisti con estrema facilità possono ordinare comodamente gli pneumatici da casa. Pareri discordanti da parte degli operatori di settore: chi sostiene che il mercato è stato rovinato e chi invece ha saputo cogliere la palla al balzo stipulando partnership con i nuovi grossisti. Puntare il dito sulla qualità dei prodotti venduti da questi rivenditori ormai è cosa superata: gli pneumatici sono sempre gli stessi, garantito, ma a prezzo sicuramente inferiore. Nonostante ciò, è sconsigliato l’acquisto in rete di pneumatici a tutti coloro che non sono più che esperti del settore, pena la doppia spesa. Il tanto caro gommista di fiducia, oltre a provvedere all’installazione ad hoc delle coperture, potrebbe diventare la chiave del risparmio mettendo a disposizione anni e anni di esperienza sul campo. L’automobilista medio non ha le conoscenze per ordinare con sicurezza gli pneumatici corretti. In fase di Revisione Ministeriale molte auto vengono sorprese con pneumatici in buono stato, ma non conformi: il codice della strada parla chiaro, Ripetere! Per leggere l’articolo completo fare clic qui. Grazie Autofficina Sicura per lo spazio.
Il filtro antiparticolato [Fap/Dpf] è un dispositivo installato per la prima volta su alcuni veicoli alimentati a gasolio che rispondono alla normativa euro 4 per ridurre l’emissione di polveri sottili. Nell’immaginario collettivo degli automobilisti questo filtro è il nemico per eccellenza a causa dell’alto costo del ricambio che genera malumore al momento della sostituzione. Gli innumerevoli servizi diffusi sui mass media a sfavore del Fap/Dpf vanificano ogni parere tecnico discordante, ma è bene sapere che la maggior parte dei guasti legati al dispositivo è causato dall’errata manutenzione del motore. I veicoli alimentati a gasolio sono concepiti per percorrere chilometraggi notevoli; l’utilizzo del veicolo sporadico e per brevi tratti è la principale causa dei guasti. Dal punto di vista normativo, è illegale rimuovere il filtro antiparticolato, ma negli ultimi anni nel web sono diffuse pubblicità in cui si sponsorizza l’operazione di rimozione come invisibile al controllo ministeriale. In questo articolo contenuto nel blog di Autofficina Sicura vedremo un veicolo in sede di Revisione Ministeriale con il dispositivo rimosso. Clicca qui per la versione completa.
I Social Network, oltre ad essere punto di incontro ricreativo, possono diventare lo strumento per portare avanti grandi progetti lavorativi. In particolare, su Facebook esiste un gruppo segreto di circa 50 Responsabili Tecnici e titolari di Centri di Revisione lombardi con un obbiettivo comune: fermare il fenomeno delle Revisioni facili. Questa usanza, spesso attribuita ingiustamente solo alle regioni meridionali, è diffusa in tutta Italia e oltre a minare il fatturato dei Centri di Revisione onesti, è un rischio per la sicurezza stradale. Progetti analoghi stanno nascendo in tutte le regioni italiane, complice sicuramente la voglia di migliorare da parte di tutti gli addetti ai lavori del settore. L’idea alla base di questo progetto è la creazione di un “Big Brother” in grado di comunicare con Motorizzazione Civile e Polizia di Stato, con l’obbiettivo ultimo di ridurre al minimo la circolazione dei veicoli pericolosi. L’articolo completo in formato cartaceo è presente sul mensile Iso Motori [n°157/2017 di Marzo], per il formato digitale clicca qui. Ringrazio il blog Tutto Auto Web per lo spazio.
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